“Quello che abbiamo qui è un piccolo angolo di paradiso. E niente attira un serpente come il paradiso.”
I fedeli di Eden Gate sono raggruppati in sei nuclei famigliari. Quattro di questi nuclei discendono dai patriarchi che hanno fondato il Ramo: Aaron, Enoch, Jared e Isaac. Furono questi uomini e le loro consorti ad attraversare il deserto, trovando la fertile valle di Eden Gate. L'hanno resa il paradiso terrestre che è adesso, scacciando i lupi dai crinali, lavorando la terra e costruendo le case che vengono ancora abitate dai fedeli. Sono proprio queste le case che danno il nome al gruppo famigliare, non il nome del Sovrintendente che le occupa. Oltre a questi, due famiglie sono recentemente venute dall'Est: i Bradford e i McLaury.
Di seguito, viene fornita una breve descrizione di questi gruppi famigliari. Ogni personaggio di un gruppo è tematicamente legato da un motivo comune a tutta la famiglia che esplicita un tipico punto di vista del vissuto religioso. La descrizione è accompagnata da un albero genealogico che fa riferimento ai personaggi giocanti e non-giocanti dell'evento. La legenda per l'interpretazione delle forme e dei colori è fornita in questa sezione. La maggior parte di questi (personaggi-giocanti da 1 al 47 ed Ebenizer) sono approfonditi con teaser e legami pubblici nel gestionale. I nomi restanti corrispondo a personaggi non-giocanti di importanza marginale all'interno degli eventi di Eden Gate.
La casa di Aaron: la fede come Tradizione
Fu Fratello Aaron tra tutti i patriarchi ad individuare il terreno piú fertile della valle. Li fu piantata la prima pietra di Eden Gate. Per primo seminò il suolo traendone frutti, come era desiderio del Re della Vita. Da allora la Casa di Aaron si dedica alla cura dei campi e della mietitura. Tutti, uomini e donne, si dedicano al raccolto. I figli di Aaron non sono mai stati accecati dalla superbia, piuttosto si sono dedicati a sfamare Eden Gate con la schiena china e con il sudore della fronte. Uomini di sostanza, schietti, sanno bene che al di lá delle parole, è sulle loro spalle forti che si regge la sopravvivenza del Ramo. Altri ad Eden Gate sembrano essersi dimenticati di questo e minacciano duramente la Casa di Aaron.
Ora, la Casa di Aaron è messa a dura prova. La loro dispensa, una volta sempre piena e traboccante, è ora insidiata dalla carestia e dalle altre famiglie gestite da sprovveduti questuanti. Le loro bestie sono scappate dai recinti e si dice che il loro maiale più grasso sia stato trovato sgozzato. Che la discordia e la disunità abbiano colpito Eden Gate fino a questo punto? Sarà stato questo evento ad aver alzato la tensione con la Casa di Isaac, una delle più colpite dalla carestia? Fino a questo punto i figli di Eden Gate hanno dimenticato il volto di loro Padre e il giuramento di unione che era stato fatto nel Suo nome dai patriarchi? Di certo, i fedeli della casa di Aaron non l’hanno dimenticato. E se non è nelle loro intenzioni quelle di sostenere l’accidia, ogni buon lavoratore troverà sempre un rifugio tra le loro mura.
La casa di Enoch: la fede come Predestinazione
Quando i saggi patriarchi attraversarono il deserto con le loro famiglie alla volta della rigogliosa valle che sarebbe divenuta Eden Gate, era Fratello Enoch ad indicare la via sicura. Il Re della Vita lo aveva scelto per guidare la comunità in un luogo sicuro, e ogni notte gli appariva in sogno come un ramoscello ardente per indicargli il prossimo passo. Questo è il ruolo della Casa di Enoch: indicare la via da percorrere, anche quando si sta attraversando la più dura delle situazioni; anche nel mezzo del deserto. Tra la fame e la sete del deserto, il cuore di Fratello Enoch conosceva il destino radioso della sua famiglia. Dopo la morte del patriarca Jared, il primo Sovrintendente di Eden Gate, fu infatti il primogenito di Enoch, Ebenizer, a diventare il nuovo Sovrintendente. Una decisione che lasciò perplessa gran parte del Ramo e che fu il seme del dissidio decennale tra la casa di Enoch e quella di Jared.
Ma è nel presente, non nel passato, che i figli e i nipoti di Enoch devono ancora affrontare la loro prova più ardua. Due giorni fa, Ebenizer, è stato trovato impiccato nella piazza del Ramo. Un gesto che nessuno della sua casa riesce a spiegarsi. Forse non è così assurdo pensare che Eden Gate sia diventata la casa di uno stregone. Un’accusa molto pesante, che costringerà i Cani a scandagliare la vita dell’intero Ramo; e chissà quali altri scheletri potrebbero scoprire nell’armadio potrebbero essere scoperti. Ma non per questo la casa di Enoch deve venire meno al vostro destino, così come era stato quello del patriarca Enoch: guidare i fratelli attraverso il deserto della falsa dottrina per trovare, nuovamente, il giardino al di là delle montagne.
La casa di Jared: la fede come Utopia
Non passò molto tempo da quando i patriarchi edificarono il paradiso in terra, dandogli il nome di Eden Gate, al momento in cui divenne evidente quanto quella pace potesse essere fragile e precaria. Il paradiso doveva essere difeso e preservato. Tra tutti i saggi patriarchi, fu Fratello Jared ad occuparsi della difesa della Congrega. Sotto la sua guida, Eden Gate abbatté i lupi della valle, che minacciavano i capi di bestiami. Il Re della Vita indicò proprio questo forte uomo affinché divenisse il primo Sovrintendente di Eden Gate. Un Sovrintendente determinato, austero e intransigente. Questa era la via di Jared, una via dura e inflessibile che avrebbe richiesto sacrifici e privazioni con un unico scopo: preservare il paradiso terrestre.
La via tracciata da Jared è una via stretta, lungo la quale non c'è spazio per il perdono, né degli altri né di se stessi, né è permesso dividere i frutti della terra con peccatori e viziosi. Vi chiedete però se la via non sia forse fin troppo stretta e non conduca ad una faida futile e sanguinosa con i Bradford, rei di aver iniziato le ostilità rapendo la giovane figlia della casa di Jared. Difendere il paradiso sulla terra non è un compito facile. Richiede durezza e sacrificio. Adesso che Ebenizer [100] è stato trovato morto impiccato, adesso che il tempo della debolezza è finito, tutta Eden Gate capirà il costo del paradiso.
La casa di Isaac: la fede come Amore
Fratello Isaac, il Patriarca della famiglia, era un valente costruttore e falegname. Fu lui, quando i Patriarchi arrivarono ad Ovest, a guidare le costruzioni delle case di Eden Gate. La casa di Isaac non c’è una delle più spaziose del Ramo, ma non è stato questo a fermare il suo sovrintendente ad accogliere, vent’anni orsono, i Bradford venuti dall’Est. Una piccola casa per una grande famiglia, tenuta insieme dalla malta di amore secondo la ricetta che Isaac aveva insegnato ai suoi figli. Se Eden Gate è il portale dell’accoglienza verso il Reame della Fede, sono proprio i figli della casa di Isaac a tenerlo sempre aperto. Da sempre, la Casa di Isaac si prodiga per tutte le Case e tutti dovrebbero portare una grande riconoscenza per questo. Ma non sempre succede.
Del resto, neppure il più abile costruttore può edificare una casa che possa resistere ad un uragano; e come un uragano, i demoni si sono abbattuti sulla casa di Isaac senza alcun preavviso, lasciando dietro di sé soltanto macerie, morte e lacrime. La casa di Isaac, un tempo affollata, rumorosa ed accogliente si è poco alla volta trasformata in un silenzioso tempio del dolore. E quando i loro abitanti hanno cominciato, umilmente, a chiedere aiuto, nessuna voce da Eden Gate ha risposto. Quanto ancora potranno questi Fratelli e queste Sorelle sorreggere il peso di un tetto oberato dai sacrifici mai ricambiati?
La famiglia Bradford: la fede come Redenzione
Sono passati ormai vent’anni da quando i Bradford arrivarono ad Eden Gate. Si presentarono in ginocchio, umilmente, come una famiglia di peccatori venuti dall’Est in cerca di un nuovo inizio. Nonostante fossero in molti, in particolare nella casa di Jared e di Aaron, a temere che i demoni potessero entrare ad Eden Gate con la loro venuta, il Sovrintendente del Ramo Ebenizer li accolse, certo della loro buona volontà. Un gesto che cercarono di ripagare ogni giorno della loro vita, adoperandosi con estrema morigeratezza affinché ogni Fratello ed ogni Sorella di Eden Gate potesse ricevere aiuto e supporto.
Eppure strane nubi si stagliano all'orizzonte di questa famiglia, nuvole che sembrano provenire proprio da Est e dai demoni che si erano lasciati alle spalle. Come altrimenti giustificare la faida che ha annerito i rapporti con la casa di Jared? Come giustificare la scarsa propensione al rispetto della sovrintendenza da parte dei giovani Bradford? Come impedire che tutto ciò diventi l’inizio del capitolo conclusivo di questa famiglia, ora che il loro grande protettore, il Sovrintendente del Ramo Ebenizer, è stato trovato morto?
La famiglia McLaury: la fede come Fuga
I McLaury sono arrivati ad Eden Gate non più di un anno addietro, seguendo la buona novella annunciata loro da un Cane missionario incontrato ad Est. In questo periodo non si sono mai sopite del tutto le rimostranze di alcune malelingue contrariate dalla generosa accoglienza che l'ex Sovrintendente Ebenizer ha concesso a questa famiglia di convertiti. Molti fedeli infatti associano la loro venuta con la terribile carestia che tormenta Eden Gate e che ha inasprito le relazioni tra le altrimenti pacifiche famiglie patriarcali del Ramo. I McLaury ostentano una profonda gratitudine per questo luogo, nonostante queste voci e minacce.
Ma per quanto si possa nascondere un orgoglio per alcuni giorni anche all’occhio del Cane più esperto, non si può certo sperare che questi difetti del cuore passino inosservati per un intero anno. E stando alle voci maliziose che girano per Eden Gate, di pecche e di vizi la casa dei McLaury sembrerebbe proprio piena! Certo, loro vi convinceranno del contrario, intonando con voce cristallina i canti più luminosi dell’intero Ramo, ma può questa menzogna durare per sempre? Può una famiglia fuggire per sempre sperando che sia il Re della Vita a risolvere i piccoli e giganteschi problemi della vita?